La Metafora dell’Iceberg di Freud
Sigmund Freud (1856-1939), il fondatore della psicanalisi, fu il primo ad intuire l’esistenza di un’area di inconsapevolezza nella psiche degli esseri umani, che denominò inconscio, per distinguerla da quella cosciente. Egli sintetizzò la sua idea relativa alla strutturazione ed al funzionamento della mente coniando la nota “metafora dell’iceberg”, secondo la quale: così come la parte dell’iceberg che emerge dal mare, ed è visibile in superficie, è molto più piccola rispetto alla grande massa di ghiaccio che è sommersa.
Analogamente la Mente Conscia è solo una piccola parte (circa il 5-8%) del nostro complesso psichico, rispetto alla nostra Mente Inconscia (pari a circa il restante 92-95%). Ciò dimostra in maniera evidente quanto poco ciascuno di noi si conosce realmente e ci permette di comprendere il motivo per cui gran parte del nostro essere rimane sconosciuto a noi stessi.
Definizione di Conscio, Subconscio e Inconscio
Nel dettaglio, possiamo convenzionalmente distinguere la Mente in:
– Conscio (punta dell’iceberg), che corrisponde alla parte cosciente di noi stessi ovvero a tutti i pensieri, i comportamenti e le attività psichiche che ogni persona esprime in modo consapevole
– Subconscio o Preconscio (prima parte sommersa dell’iceberg), che rappresenta la parte di noi, collocata appena sotto la soglia di coscienza, di cui abbiamo una percezione vaga o che abbiamo dimenticato (ricordi, sogni, desideri, ecc.), la quale può essere riportata in superficie e resa conscia con uno sforzo di osservazione ed attenzione
– Inconscio (parte sommersa e più in profondità dell’iceberg), che è costituito dalla parte di noi di cui siamo totalmente inconsapevoli, denominata da Freud la parte rimossa, per effetto di un meccanismo psichico di protezione dalla sofferenza, che allontana dalla coscienza le esperienze traumatiche, dolorose o comunque sgradevoli del passato.
L’Archivio della Mente: Registrazione e Impatto delle Esperienze Passate sul Presente
Stante questa rappresentazione della mente, è facile comprendere come ciò che siamo, il carattere, il modo di approcciare alla vita, di percepire ed affrontare gli eventi dell’esistenza, l’intensità più o meno elevata delle emozioni che proviamo e, più in generale, la nostra personalità attuale sono il risultato della soggettiva elaborazione degli eventi che abbiamo vissuto nel passato e delle informazioni acquisite con l’educazione genitoriale e l’esempio familiare, con l’istruzione scolastica, con l’indottrinamento religioso, con le influenze culturali ed ambientali, ecc.
Infatti, ricorrendo ad un’altra metafora, possiamo immaginare l’intera Mente di un individuo come un grande archivio dove, fin dal momento del concepimento, vengono registrati tutti gli eventi e le esperienze del suo vissuto, insieme alle emozioni ad esse associate. Nel tempo, queste informazioni strutturano la personalità e fanno sì che ciascuno continuerà a percepire ed interpretare gli eventi dell’esistenza in modi diversi. Questo è il motivo per cui, di fronte ad uno stesso evento, ogni singola persona darà una diversa e soggettiva interpretazione dello stesso, in quanto filtrata da tutte le informazioni, coscienti e non, immagazzinate all’interno della propria mente e provenienti dal suo singolare vissuto.
Traumi e Ferite: Registrazione nell’Inconscio
Durante l’esistenza di qualsiasi individuo, oltre alle esperienze piacevoli e gratificanti, capita di vivere eventi e situazioni decisamente indesiderate o profondamente dolorose (educazione rigida o repressiva sia in ambito familiare che sociale, delusioni, giudizi, maltrattamenti, abusi, abbandoni, rifiuti, umiliazioni, tradimenti, ecc..). Queste creano al suo interno delle ferite che vengono registrate e fissate proprio nell’inconscio, il nostro “archivio personale segreto”, sotto forma di informazioni depotenzianti o limitanti.
Anche se tali informazioni e le esperienze traumatiche da cui sono scaturite appartengono al passato e sono state dimenticate o rimosse dal livello cosciente, esse continuano ad essere silenziosamente attive e dall’ombra, senza possibilità alcuna di rendersene conto, generano automatismi di pensiero, di comportamento e/o di reazione che condizionano la vita di tutti giorni, entrando in conflitto con la volontà e i desideri coscienti.
Comprendere e Trasformare l’Inconscio
Per meglio comprendere questo meccanismo, occorre tenere presente che l’inconscio ed il subconscio sono incapaci di distinguere tra una immagine reale ed una solo percepita, pertanto, in entrambi i casi, essa viene considerata reale dal cervello, dal sistema nervoso e di conseguenza dal corpo. Ne consegue che la personalità, l’apparato psicofisico, stimolato da ciò che vede all’esterno, o che anche solo percepisce ed interpreta osservando la realtà soggettivamente (proprio in ragione dei contenuti dell’inconscio), adotta uno specifico modello comportamentale di azione o reazione che sarà automaticamente ripetuto in tutte le situazioni analoghe del futuro. Ecco in che modo le immagini emozionali del passato e le informazioni allocate nell’inconscio influenzano le nostre azioni nel presente.
Tecniche Trasformative per la Guarigione
Per espandere la conoscenza di se stessi, per risolvere in maniera definitiva i traumi e le ferite del passato ed i loro pesanti effetti condizionanti, i quali ci impediscono di esprimere pienamente e liberamente il nostro potenziale interiore e di creare consapevolmente la nostra realtà, è quanto mai fondamentale intraprendere un percorso di consapevolezza di noi stessi che richiede, necessariamente, la trasformazione delle informazioni limitanti dell’inconscio.
Per farlo occorre imparare ad auto-osservarsi con lo scopo di individuare i comportamenti automatici indesiderati o dannosi, quindi risalire alle informazioni inconsce depotenzianti (i “virus” mentali) che li generano ed infine alle esperienze traumatiche da cui hanno avuto origine. A questo punto, le esperienze del passato possono essere riportate alla superficie, rese coscienti e, anche attraverso il ricorso ad appropriate tecniche energetiche trasformative praticate da operatori qualificati, da ultimo trasformate e guarite.
Liberazione e Crescita Personale attraverso la Consapevolezza
Solo così sarà possibile modificare le percezioni distorte della psiche, eliminare i fraintendimenti ed i conflitti interiori, rilasciare le emozioni tossiche associate alle ferite ed ai traumi irrisolti e, finalmente, aprirsi ed essere più fiduciosi, più positivi e propositivi verso l’esterno e verso la vita.
La possibilità infatti di essere sempre più creatori della nostra realtà è direttamente proporzionale a quante informazioni inconsce depotenzianti siamo riusciti a portare alla luce e a trasformare nel qui e ora in informazioni coscienti potenzianti e a quante emozioni negative collegate con i nostri traumi del passato siamo riusciti a rilasciare.