Informazioni generali
È ormai ampiamente dimostrato che il corpo fisico è soltanto una piccola parte di tutta la persona nella sua interezza, e che è il riflesso, nella realtà materiale, del benessere o del malessere emotivo, mentale e spirituale della persona. E’ proprio grazie all’osservazione del nostro corpo fisico, che ognuno di noi può riconoscere, e quindi trasformare, quelli che sono dei propri disagi o dei conflitti interiori. La guarigione olistica è quindi un processo di cambiamento e trasformazione della persona che permette di “curare” un disagio fisico, un disturbo o una patologia, considerando però l’essere umano nella sua unione di corpo, mente, emozioni e spirito, piuttosto che separare questi aspetti, come succede, ancora oggi, nella medicina occidentale.
Nell’approccio olistico, il sintomo della malattia, che si manifesta attraverso il corpo fisico, non è il problema ma, grazie al sintomo, possiamo arrivare a ricercare la causa della malattia, che si trova sicuramente nel mondo interiore della persona, nelle sue emozioni e nella sua affettività. I nostri corpi, quindi, riflettono perfettamente il nostro stato interiore, e ogni malattia si manifesta come un chiaro segnale che qualcosa in noi non sta funzionando bene. Quando le varie funzioni del nostro corpo interagiscono fra loro in un modo equilibrato, si crea un modello che noi sentiamo armonico e che possiamo chiamare salute. Se invece, una funzione esce dai binari e mette in pericolo il nostro equilibrio e la nostra armonia, allora possiamo già parlare di malattia.
Per poter migliorare la nostra vita, la nostra salute, le relazioni che abbiamo con le persone intorno a noi, per trasformare la nostra realtà, raggiungere i nostri obiettivi e quindi diventare creatori, abbiamo bisogno del famoso “conosci te stesso”, ovvero di diventare consapevoli di chi siamo. La consapevolezza non è una cosa che si acquisisce da un giorno all’altro, è un processo che può durare per tutta la vita. La consapevolezza è innata nell’uomo a livello potenziale, ma per diventare “esseri evoluti”, la consapevolezza ha bisogno di essere sviluppata ed espansa, altrimenti rimane nascosta, o per meglio dire, latente in attesa di essere risvegliata.