Nella visione olistica e integrata, la chiave per intraprendere efficacemente il percorso di autoguarigione si basa su alcuni presupposti fondamentali, tutti ugualmente importanti che non possono essere “saltati” per portare a termine il nostro processo.
Coscienza
La coscienza ci permette di portare luce nel mondo intorno a noi, per osservare anche ciò che ci accade dentro, prendere decisioni consapevoli e imparare ad osservare da dove” siamo partiti” e quale è stato il nostro cambiamento fino a questo momento.
Infatti osservare con attenzione il mondo esterno e le persone o le situazioni che attiriamo, ci permette di comprendere in quali situazioni riusciamo ad essere maturi e distaccati e in quali situazioni, invece, ancora “dobbiamo lavorare”.
Per attivare l’auto-guarigione, la persona deve prendere coscienza del proprio malessere o della propria malattia, non solo come sintomo in quanto tale, ma come manifestazione di uno squilibrio o di un conflitto profondo. La persona deve essere, quindi, in grado di osservare il proprio conflitto e cercare di “vedere oltre” ciò che sta accadendo, per prepararsi ad aprirsi ed accogliere l’insegnamento che si nasconde dietro il conflitto stesso.
Conoscenza di Sé e Presenza
È il momento in cui la percezione cosciente si arricchisce con le informazioni che ci permettono di approfondire, strutturare e rendere più chiare le dinamiche, i meccanismi e le interazioni fra i vari componenti, per esempio della famiglia, con i quali si creano squilibri, disarmonie, sofferenze e problemi. Infatti, entrando e rimanendo in contatto con noi stessi nello stato di presenza, possiamo acquisire sempre più informazioni sul movimento interiore che si viene a creare nello scambio fra il nostro mondo interno e quello esterno, ovvero nelle relazioni fra noi e gli altri.
E’ proprio in questa fase che possiamo osservare “il ponte” fra quello che ci è accaduto nel qui e ora e il trauma o la ferita del passato, che in un modo o nell’altro, si sta ripresentando. Sappiamo bene che, per guarire e trasformare ogni ferita, abbiamo bisogno di un processo di presa di coscienza e conoscenza di sé, che può essere fatto soltanto per passi successivi. Attireremo quindi, nel tempo, persone e situazioni “giuste” proprio per vedere sempre meglio e sempre più in profondità le nostre ferite, per poter trasformare tutti i nostri aspetti ombra.
Comprensione e Accettazione
Comprendere diventa ora fondamentale, perché “vedere” e “sapere” sono passaggi importanti ma non sufficienti per poter digerire, metabolizzare ed integrare dentro noi stessi ciò che abbiamo vissuto. La comprensione profonda di noi stessi, di ciò che siamo, delle nostre scelte, di quanto ci è accaduto, ci conduce alla prima grande rivoluzione: l’accettazione di ciò che siamo stati, l’accettazione di ciò che siamo e l’accettazione di ciò che ci è capitato nella vita (evento, trauma, ecc.).
L’accettazione non deve, ovviamente, essere vissuta in forma passiva, come può essere il vittimismo, il fatalismo o la rassegnazione, ma deve essere un richiamo alla nostra responsabilità in quella situazione e all’insegnamento profondo che dobbiamo acquisire per fare un nuovo passaggio nella nostra evoluzione.
Consapevolezza
È il momento in cui ci possiamo mettere in gioco e diventare protagonisti attivi, cominciando a portare dentro di noi, metabolizzare ed integrare l’esperienza traumatica e comunque difficile che abbiamo vissuto e tutte le informazioni ad essa relative. Il portare dentro di noi e l’integrazione dell’esperienza è un momento centrale e molto importante dell’intero processo verso l’autoguarigione, in cui siamo chiamati a prendere in mano la nostra vita e non solo guardarla, come se tutto ciò che ci è accaduto o ci ha fatto ammalare dipendesse dalla sfortuna, dal destino, dalle coincidenze negative, o da qualcosa di esterno a noi.
Comprendere profondamente ciò che siamo stati e ciò che possiamo e vogliamo diventare, ci permette di accettare consapevolmente ciò che ci è accaduto e di integrarlo in una visione più ampia, non come fatalistica rassegnazione, ma come accoglienza autentica di un evento che ci darà l’opportunità di diventare una versione migliore di noi stessi.
Cambiamento e Trasformazione
Consapevoli ed integri, nella conoscenza, nella comprensione e nell’accettazione del nostro passato, possiamo finalmente trasformare ciò che ci crea squilibrio, disarmonia, sofferenza, limiti e frustrazione. In questo momento abbiamo ben chiaro il passaggio che la nostra anima ci sta indicando a livello profondo, che altro non è, ciò che percepiamo di voler diventare.
Questo è il momento di autoguarigione in cui siamo chiamati a lasciar andare tutte le nostre emozioni negative, come rancori, risentimenti, paure, rimpianti, sensi di colpa, a lasciar andare tutte le convinzioni limitanti, i vecchi schemi di comportamento, le autopunizioni che ci hanno danneggiato e bloccato nel passato e finalmente lasciarci andare con fiducia al flusso della vita.
Protagonisti della Propria Autoguarigione
Il processo di trasformazione degli squilibri, delle malattie, dei conflitti, dei disagi, che porta all’autoguarigione, non può che essere un percorso personale, profondo, attivo e responsabile. La persona, consapevole ed integra nelle sue diverse parti, non solo prende coscienza delle sue potenzialità di intervento sulla propria vita, ma diventa attore, creatore consapevole del proprio cammino di guarigione e di benessere.
La consapevolezza profonda del nostro potere ci consente di capire che, così come abbiamo potuto “creare” disarmonie e squilibri che, dal livello emotivo, si sono manifestati sul corpo fisico, nello stesso modo, responsabili di ciò che creiamo, possiamo trasformare, armonizzare e guarire il nostro sistema.
L’Importanza dell’Accoglienza e dell’Apertura
Il processo di trasformazione e cambiamento, la “guarigione”, richiedono a noi stessi accoglienza, apertura al nuovo, ad uno spazio di azione armonioso; noi siamo i protagonisti e il nostro benessere dipende soltanto da noi.
Tutte le discipline e le tecniche energetiche, i rimedi naturali “alternativi” rappresentano, in questo senso, strumenti potenti di sostegno e di ausilio per la coscienza, conoscenza, comprensione e consapevolezza, creano un terreno favorevole al cambiamento e alla trasformazione, ma senza la nostra fiducia e partecipazione attiva al processo di trasformazione, non possono efficacemente aiutarci a creare una vera guarigione.